Marocco: cosa fare e vedere in 4 giorni

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Il 2023 ha regalato a me e a Fabilandia un ponte lavorativo, nel periodo natalizio, di ben 4 giorni! Due trottole come noi non potevano che organizzare un viaggio non ti pare? E così siamo volati alla scoperta di una piccola, ma straordinaria parte del Marocco, Paese che volevamo visitare quanto prima! Più che fare la classica corsa alle cose instagrammabili da vedere e immortalare ci siamo concentrati su tutt’altra cosa: riempire i nostri polmoni di atmosfera marocchina mangiandoci letteralmente con gli occhi ogni scorcio possibile. Abbiamo osservato, osservato e ancora una volta osservato. Seduti dove potevamo. Abbiamo sorriso e abbiamo ascoltato, e alla fine sono arrivate tutte le parole per scrivere la guida dal titolo: Marocco: cosa fare e vedere in 4 giorni.

Ora ti starai chiedendo quali città abbiamo visitato…Fez è stata la tappa base ma siamo riusciti a dedicare un po’ di tempo anche a Chefchaouen.

Cosa fare e cosa vedere a Fez

Fez è stata fondata nell’VIII secolo ed è una delle quattro città imperiali del Marocco proprio come a Meknes, Marrakech e Rabat.

Girando Fez per tre giorni non puoi non essere d’accordo che sia la città più vera e più autentica del Nord Africa!

Basti pensare alla sua antica università, alla sua medina medioevale piena di artigiani che hanno conservato nel tempo le antiche tradizioni di lavorazione delle pelli, della ceramica ( a tal proposito ho visitato anche la scuola ) ma anche di come si cucinano determinate ricette, la tradizione dell’Hammam e tanto altro!

Se c’è una cosa che ho imparato in questi 3 giorni e che gli abitanti di Fez sono dei veri e propri conservatori.

Come in ogni Paese arabo che si rispetti la ricerca della Medina e una visita dettagliata alle sue antichità è d’obbligo, anche perché è una vera e propria esperienza sensoriale; è una sorta di miscuglio tra religione e storia millenaria, ma qual è la cosa che spaventa di più?

Semplice! Camminare o almeno provare ad orientarsi all’interno delle sue vie labirintiche!

Ti svelo un segreto: Google maps funziona niente male ma non è sempre una garanzia, bada bene baby!

Talvolta tende a smarrire la strada anche lui ma tu abbi pazienza: continua a camminare e si riprenderà nel giro di poco!

Cosa vedere e cosa sapere sulla Medina di Fez

La cosa che più mi è piaciuta è che nonostante la Medina faccia parte dei Patrimoni Unesco e che sia a 360 gradi una zona storica, antichissima e decisamente importante per la città, gli abitanti possono viverci e viverla a 360 gradi; ciò non accade con gli altri Patrimoni dell’umanità o siti storici; bisogna prenotare l’ingresso online, comprare il biglietto e nella maggior parte dei casi guai a chi tocca!

A Fez non è così! Puoi vivere l’antichità nell’antichità a 360 gradi!

La medina di Fez è un museo a cielo aperto. Gli edifici sono costituiti da un’incredibile varietà di stili architettonici che vanno dall’arabo al berbero e dallo spagnolo al moresco.

Oltre che essere il cuore vibrante della città è il più esteso centro storico del magico e suggestivo mondo arabo, che tanto ci fa sognare e che è in grado di trascinare indietro nel tempo i suoi visitatori.

Souk

Una delle prime cose da fare è quella di vivere il souk della Medina e per “vivere” intendo di esplorarlo nel vero senso della parola, utilizzando tutti i 5 sensi, non solo la vista!

Esplora i sapori gustando il cibo locale come ad esempio le zuppe popolari e il delizioso pane arabo che ti aiuterà a fare la scarpetta!

Non avere paura e buttati nella mischia! Porta con te dei contanti e quando vedi un baracchino accerchiato da marocchini che fanno la fila e mangiano soddisfatti, buttati nella mischia e assaggia il cibo locale!

Bab Bou Jeloud, la porta di Fez

Partiamo dalla primissima cosa da vedere a Fez: l’imponente porta Blu cobalto, ovvero il blu di fez che non è la stessa tonalità di quello che osserverai a Chefchouen, di Bab Bou Jeloud, uno degli ingressi principali della Medina.

Puoi scegliere di girarla con una guida ufficiale che ti accompagni nei posti più iconici e che ti spieghi la storia, cosa che abbiamo fatto noi.

Potrai osservare il vero cuore pulsante del luogo: antiche botteghe dove vedrai i fabbri svolgere un mestiere antico e nella nostra cultura quasi dimenticato, vedrai le donne marocchine impegnate a preparare pasti tipici da vendere ai clienti della giornata oppure intente a creare tessuti utilizzando strumenti in legno e corda.

Osserverai portoni intarsiati, sentirai canti coranici, spalancherai la bocca davanti a fontane strepitosamente variopinte e formate da innumerevoli tasselli di mosaico colorati, per non parlare delle splendide donne con il velo che viste qui, nel loro ambiente natale sono un’altra faccenda!

Università di Al Qarawiyyin

Una delle prime tappe è stata l’antica, per la precisione la prima al mondo, università Al Quaraouiyine.

Si ritiene che sia la più antica università in attività ancora esistente, essendo stata costruita nell’859 d.C.

Oggi, Al Quaraouiyine è una moschea e un’università dedicata all’apprendimento islamico ed è uno dei più grandi luoghi di culto del Paese.

Purtroppo non sono aperte ai non mussulmani, ma la biblioteca si, ed è una delle più antiche al mondo.

Conceria di Chouara

La Conceria di Chouara mi incuriosiva e non poco. Vedevo girare sul web queste foto del Marocco, all’epoca non conoscevo neanche la zona, dove ritraevano queste enormi vasche rotonde con del liquido dentro e non riuscivo proprio a capire cosa fossero, a cosa servissero, perchè ci vedevo delle persone sopra e come mai questo luogo fosse così visitato.

Una volta scoperto il nome e dopo aver fatto qualche ricerca mi è stato tutto chiaro quindi eccola subito inserita tra le principali cose da fare e vedere in Marocco in 4 giorni.

Le concerie di Chouwara rappresentano uno dei pochi luoghi sul pianeta dove si possa assistere a un processo artigianale che ha conservato le proprie tecniche immutate nel tempo.

E’ stata una delle visite più complicate. Persino scattare una fotogragia è stato difficile perché l’odore è talmente nauseabondo che prima di salire la scalinata ci è stato dato un rametto di menta da tenere sotto il naso!

Le pelli che vengono lavorate utilizzando un metodo che è ormai millenario sono quelle delle mucche, dei cammelli e delle capre.

E’ un lavoro estremamente difficile ma ben pagato, tanto che bastano pochi anni per poter racimolare il necessario per poter vivere tranquilli in tutto il Marocco.

Gli operai, oltre ad utilizzare la stessa tecnica del medioevo lavorano ancora oggi nelle vasche di cui ti parlavo prima che hanno origini davvero antiche, come anche le condizioni di sicurezza in cui lavorano gli operai, che sono costretti a stare immersi per ore fino alle ginocchia compromettendo la propria salute.

Palazzo reale Dar el Makhzen

Il palazzo reale Dar el Makhzen è uno dei siti più instagrammati di Fez. Purtroppo non è aperto al pubblico; dovrai accontentarti di fare qualche foto solo dall’esterno ma non preoccuparti: le sette porte del palazzo sono straordinariamente belle.

Inutile dire che dovrai armarti come sempre di pazienza per riuscire a fare qualche scatto!

Le porte sono sette e sono fatte in oro e bronzo e come sempre sono brillantemente decorate dalle preziose mani degli artigiani di Fez.

Io ho beccato 4 giorni di sole quindi l’effetto sbrilluccichio era davvero WOW! 🙂

Forno condiviso

Un’altra cosa interessante da andare a visitare all’interno della Medina è il forno condiviso; ebbene si, hai capito bene!

Quando gli abitanti devono cuocere il pane vengono all’interno di questo forno, un po’ come le nostre lavanderie a gettorni!

Informazioni utili e generiche su cosa fare e vedere in Marocco in 4 giorni

Affinchè tu parta preparato/a voglio buttare giù qualche riga contentente informazioni utili per vivere al meglio il tuo viaggio in Marocco!

Chefchaouen

Data la vicinanza tra Fez e Chefchaouen, nella lista delle cose da fare e vedere in 4 giorni in Marocco, abbiamo deciso di piazzarci anche una capatina a Chefchaouen!

Ovviamente ci siamo affidati a Get your guide!

E ora parliamo di cosa vedere nella città color blu indaco del Marocco: Chefchouen!

In quanto è la primissima attrazione del luogo, il blu della città merita di essere scrutato per almeno un giorno intero, anche perché è diverso a tutte le ore del giorno!

Daltra parte è proprio questo colore che attira migliaia di turisti di tutto il mondo durante l’anno!

In questo antico luogo sacro il blu, che quasi quasi fa a gara con il cielo, è parte integrante della storia e protagonista indiscusso di molte leggende.

Non so tu, ma io mi sono chiesta come mai è stato scelto proprio questo colore!

Una delle prime ipotesi, che ha anche a che fare con la città tunisina Sidi Bou Said , è che questo colore serva ad allontanare gli insetti fastidiosi come moscerini e zanzare!

Un’altra ipotesi è che il fatto di dipingere di blu muri, finestre e le porte di casa è da attribuire all’arrivo degli Ebrei in fuga dagli spagnoli o successivamente per sfuggire alle malsane e troglodite idee dei Nazisti.

Scommetto che ora ti chiederai: cosa collega il blu agli ebrei?

Devi sapere che questo colore è considerato sacro; gli scialli da loro utilizzati per le preghere sono tinti di blu, un blu estratto dalle lumache di mare!

Che dici? Ti ho convinto/a a fare una capatina anche qui?

Sim

Per quanto riguarda il nostro prezioso amico internet puoi stare tranquilla/o: prima di uscire dall’aeroporto troverai un piccolo stand rosa dove poter acquistare un sim a soli 20 euro!

Non ricordo bene il numero di giga ma sappi che mi sono bastati per tutti e 4 i giorni e ho addirittura condiviso, tramite hotspot, parte dei giga a Fabilandia!

La magica esperienza dell’hammam

Che cosa significa provare l’hammam marocchina tradizionale? Purtroppo per la sottoscritta, ho scoperto la differenza tra l’hammam in una spa e l’hammam tradizionale solo in Marocco, quando ormai era troppo tardi per cambiare idea!

Intendiamoci: l’hammam nella spa mi è piaciuta moltissimo perché è stata un’esperienza mai fatta prima e le uniche due differenze tra quella un po’ più chic e quella tradizionale è che la prima viene eseguita in modo più dolce e in tutta privacy mentre la seconda è molto più rude ed è tradizione eseguirla proprio così, oltre che in un luogo pieno di donne nude di tutte le età!

Che cos’è l’hammam marocchina?

Molto simile al bagno turco, l’hammam è una tenica antica eseguita in un luogo dove rilassarsi e rigenerarsi grazie ai fumi del vapore acqueo e dove potrai coccolare il tuo corpo, grazie ad un profondo lavaggio che abbraccia anche un significato simbolico.

Per la popolazione araba l’hammam è un rituale religioso che nasce dall’esigenza di purificare il proprio Io prima delle preghiere.

Oltre al lavaggio del corpo la signora che ti seguirà in questo processo ti applicherà una maschera su viso, braccia e gambe seguita da innumerevoli lavaggi e risciacqui, utilizzando una ciotola ( se ti trovi in una spa ) o un secchio d’acqua ( se proverai quella tradizionale ).

Terminato questo processo si infilerà un guanto molto ruvido per poter togliere tutta la pelle in eccesso. E qui arrivano altri gavettoni 🙂

Costume o senza costume?

Il rito dell’hammam marocchina si dovrebbe eseguire completamente nudi. Non sapendolo mi sono presentata con il classico costume da piscina che la signora mi ha cortesemente chiesto di levare per potermi purificare al meglio.

Puoi decidere di tenere il pezzo di sotto ma sappi che dovendo purificare anche la zona intima ti allargherà il costume per buttarci le secchiate d’acqua! 🙂

E’ stato surreale e particolare. Mai provata un’esperienza simile! La prossima volta che tornerò in Marocco ho intenzione di provare quella più tradizionale, e stavolta senza veli! 🙂

Quali benefici porta l’hammam?

L’hammam non è solo un trattamento di purificazione spirituale ma anche corporeo!

I vapori che fuoriescono dalla stanza liberano il corpo dalle tossine e il trattamento a capelli, corpo e volto con shampoo, unguenti e scrub renderanno la pelle levigata e libera dalle impurità.

Spero che mi perdonerai se non ho nessuna foto ma volevo rilassarmi e concentrarmi su questa particolarissima esperienza, inoltre con tutta quell’acqua e quei vapori era davvero complicato farsi selfie e video 🙂

La popolazione marocchina non vuole farsi fotografare o filmare quindi sarebbe stato più uno stress che un piacere!

La mini guida su Marocco e su cosa fare e vedere in 4 giorni termina qui e come sempre spero di esserti stata utile 🙂

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