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Te lo devo confessare: ho preso una vera e propria cotta per la Georgia! Oltre a Tbilisi mi ha colpita nel profondo anche il resto del Paese! Prima di organizzare un nuovo viaggio acquisto sempre una guida cartacea online per dare una sbirciatina anche ai tesori nascosti che quella regione o Stato è in grado di offrirmi. Grazie a questo metodo, scopro meraviglie circostanti la capitale, da aggiungere alla mia lista di cose da vedere! Ma ora bando alle ciance: oggi ti racconterò nei minimi dettagli quali escursioni ho fatto fuori Tbilisi!
Escursioni fuori Tbilisi: cosa vedere di bello in Georgia
Una volta scoperte le straordinarie bellezze che questa terra ha da offrire ai suoi visitatori, ho cercato dei pacchetti vantaggiosi su Get your guide per prenotare i vari tour.
Ho trascorso un giorno a visitare il sito archeologico chiamato Uplistsikhe, la bellissima, pittoresca e antica Mtskheta e il monastero di Jvari, che è anche Patrimonio UNESCO esattamente come le chiese di Mtskheta.
Durante il secondo tour ho visitato Vardzia e Rabati, ma andiamo con ordine e cominciamo dal primo!
Mtskheta
Vuoi sviscerare il volto più spirituale e antico di questo Paese? Se la risposta è si, una delle prime escursioni che puoi organizzare fuori Tbilisi è una visita all’ex capitale del regno di Georgia, Mtskheta!
Come ti anticipavo nel paragrafo precedente, le chiese antiche di Mtskheta sono inserite tra i Patrimoni UNESCO perché fungono da testimonianza dell’eccezionale architettura religiosa medioevale del Caucaso e dell’elevato livello artistico e culturale raggiunto da questo regno antico.
La cattedrale di Svetitskhoveli, il monastero di Jvari e il monastero di Samtavro sono monumenti raffigurativi della Georgia medioevale.
Non chiedermi perché ma questa città mi ha ricordato moltissimo Cusco: le strade erano acciottolate, piene di mercatini dove poter acquistare souvenir, prodotti artigianali, i Churchkhela ( dei tipici dolcetti georgiani di cui ti parlo in questo articolo ), file e file di tappeti colorati e il tutto abbracciato dalle mura dell’imponente cattedrale di Svetitskhoveli!
Scodinzolando per le vie di Mtskheta si può intravedere il Monastero Jvari, posto sul cucuzzolo della collina, uno scenario molto suggestivo e molto caratteristico!
Monastero Jvari
Il Monastero Jvari è collocato in prossimità della confluenza dei fiumi Mt’k’vari e Aragvi. Negli anni ha attirato moltissimi visitatori e pellegrini del Caucaso grazie alla leggenda legata a Santa Nino, che eresse una grande croce di legno sotto la quale è stata edificata la piccola chiesa di Jvari.
Una delle cose che ho amato di più è il panorama che c’è di fianco al monastero ( vedi la foto sotto ).
Sarei rimasta per ore ad osservare questa vista, con un libro tra le mani che mi tenesse compagnia!
Uplistsikhe
Uplistsikhe è definita dagli archeologi come l’insediamento urbano più antico della Georgia.
Lo ripeterò sempre, fino alla sfinimento: il mio cuore esplode di gioia quando i miei piedini calpestano suoli antichi e siti archeologici, perciò quando ho visto su Google le bellissime immagini di Uplistsikhe non potevo che prenotare una scappella anche qui!
Questo antico insediamento urbano possedeva: mura difensive, sistemi idrici, stalle, magazzini, cantine, mercati e persino un teatro.
Ti do un piccolo suggerimento: cerca di visitarlo assieme ad una guida che sia in grado di spiegarti al meglio la storia e come era strutturata quest’antica città! Credimi, fa la differenza!
E’ incredibile che i nostri antenati abbiamo costruito tutto questo; la loro organizzazione, data l’epoca in cui vivevano, era pressochè incredibile e per niente scontata o facile da realizzare!
Tieni pronta la macchina fotografica perché Uplistsikhe è anche la terra dei gechi; prima di cominciare la scalata alla cittadella noterai sulla tua destra una rappresentazione di un geco gigante!
Vardzia
Vardzia è una città immensa costruita nella roccia con tanto di monastero. Si trova a picco sul fiume Kura, nella parte sud-occidentale della Georgia, quasi a confine con la Turchia e l’Armenia.
Il complesso di grotte è composto da circa 3000 stanze ed è stato abitato dall’unica regina della Georgia, Tamara.
Grazie a questa sovrana la città raggiunse una grande prosperità.
Le grotte sono state scavate nell’altopiano vulcanico del Comune di Aspindza, ad un’altitudine di 1300 mt.
Gli scavi archeologici hanno dimostrato che tutta l’aerea è stata abitata fin dall’età del bronzo!
Il monastero, abbellito da imponenti affreschi interni ed esterni, ospitava fino a 2000 monaci! La piccola chiesa a sala scavata nella roccia al quinto piano, accanto alla grotta della sorgente naturale, custodisce l’affresco della regina Tamara e di suo padre Giorgio III.
Oggi è rimasto solo un terzo del sito, che comprende circa 600 grotte: chiese, cappelle, dormitori, stalle, panetterie e torchi.
Camminare tra le strette vie costituite da scalinate ripide e a volte senza sbocchi sull’esterno è stata un’esperienza davvero particolare e a volte anche un po’ claustrofobica 🙂
E’ incredibile pensare che una regina con l’intera corte a seguito e vestita di abiti giganteschi ed ingombranti, riuscisse a fare avanti e indietro per queste stradine ogni santo giorno!
Insomma, è stato difficile per me che indossavo pantaloni e scarpe comode quindi non oso immaginare per sua Grazia! 🙂
Attorno a Vardzia gira un’interessante leggenda circa le lacrime della regina Tamar; c’è una sorta di piscinetta scavata nella roccia, la cui acqua viene definita “santa” perché si crede siano le lacrime della regina stessa, sgorgate da dei piccoli fori posti sopra questa sorta di vasca naturale.
Rabati
Sarò onesta: l’esperienza a Rabati mi è piaciuta fino ad un certo punto. Purtroppo le nuove costruzioni, come bar e ristoranti, posti all’interno di una zona che fa parte del nostro passato rovina un po’ l’atmosfera.
Altro punto a sfavore è che la maggior parte di Rabati è stata ricostruita. Sono rimaste intatte solo alcune zone, come ad esempio le stanze degli studenti.
E dopo questo momento di estrema franchezza ti racconterò quello che la guida mi ha insegnato su questa città fortificata; Rabati, originariamente, era costituita da un castello, da una cittadella circostante e dalla città principale con tanto di fiume gigantesco alle sue porte!
All’interno della cittadella, oltre al castello, c’era un ampio cortile, un arsenale, una zecca, un bagno e una chiesa.
E’ stata invasa dalle forze turco-mongole per poi essere assediata dall’impero Ottomano nel 1590, fatto che ha portato degli interessanti cambiamenti all’interno di Rabati.
Ad esempio quello che un tempo veniva usato come luogo di culto cristiano è stato drasticamente trasformato in una moschea, anche se successivamente l’impero cristiano è riuscito a riappropriarsi della città e a riaffermare il proprio credo e i propri culti al suo interno!
Rabati possedeva anche uno spazio termale anche se ora tutto quel che resta non sono altro che alcune piscine scoperchiate, ma molto interessanti da vedere! Sono state costruite utilizzando la tecnica del mosaico e in vari colori!
Molto bella anche la camera relax / di sicurezza che veniva utilizzata dai capi di Stato!
Se ti trovi in zona è un’escursione carina, ma niente di che. Piuttosto concentrati su Vardzia! Ricordati che sono entrambe a pagamento ( totale, circa 30 euro in due )
Dopo aver visitato Vardzia, prima di rientrare a Tbilisi, potresti fare tappa a Borjomi!
La mini guida sulle escursioni fuori Tbilisi termina qui e come sempre spero di esserti stata utile 🙂
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