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Hai mai sentito parlare dei nomadi digitali? Oggi giorno questa terminologia incuriosisce parecchio anche se ormai la maggior parte delle persone conosce il significato. Lavorare come nomade digitale significa che le uniche due cose di cui ti avrai bisogno per guadagnare uno stipendio sono: un pc e una connessione Wi-Fi.
Il nomade digitale lavora, ma lo fa dove vuole. Un mese può lavorare da casa, il mese dopo può decidere di lavorare a Bali, in Scozia ecc, ecc. Se deciderai anche tu di intraprendere questa strada lavorando con il magico mondo del web, sappi che ti accadranno 6 cose. Sei curioso/a di sapere quali? Ora te le elenco!
Lavorare come nomade digitale: 6 comportamenti tipici
Viaggiare leggeri
La parola “nomade” presuppone che ogni tanto, la figura professionale in questione, faccia una capatina in giro per il mondo anzi, diciamo pure spesso. Può andare dove vuole perché il suo lavoro è online quindi che senso ha non spiegare le ali? Chi, potendosi mantenere grazie al proprio computer, non volerebbe ovunque?
Il nomade digitale non è soggetto alle noiose “regole del ritorno” e così decide di viaggiare leggero in modo da potersi spostare il più in fretta possibile anche secondo le occasioni di lavoro che il caso o la fortuna gli pone davanti.
Potrebbe essere contattato/a da un’azienda in Australia, da un albergo in Georgia, da un tour operator in Germania e così via e non per forza devono essere lavori digitali legali al mondo del turismo. A volte il nomade digitale è un fotografo, un videomaker, uno/a youtuber o un/a tiktoker…
Avere un atteggiamento zen nei confronti delle sfighe e dei cambiamenti improvvisi
Chi sceglie di lavorare come nomade digitale, nella maggior parte dei casi, detta le proprie regole non è qualcun’altro a farlo quindi, deve tenersi pronto a tutto: momenti belli e momenti brutti. Le sfighe di viaggio sono sempre dietro l’angolo, ma lui o lei avrà quasi sempre un atteggiamento zen nei confronti della sfortuna. Non si lascerà abbattere facilmente e forgerà sempre di più il proprio io.
Il nomade digitale è un libero professionista a tutti gli effetti e a volte sarà sommerso di lavoro che quasi gli/le mancherà il respiro, mentre il mese successivo potrebbe ricevere una sola chiamata di lavoro oppure nessuna.
Chi vuole una vita senza regole deve rinuncia da subito alla sicurezza. Quella la possono regalare solo i contratti a tempo indeterminato, ma a caro prezzo: la libertà.
Cercare un posto confortevole per lavorare
Il “nomade” può lavorare ovunque, quindi diventerà una routine andare a caccia dei posti perfetti per lavorare. Zone in cui appoggiare comodamente il pc con tanto di mouse, bottiglietta d’acqua, magari qualche snack e sicuramente nelle immediate vicinanze di una spina elettrica per tenere carico il suo fedele amico pc.
Fare conoscenza un po’ con tutti
Intraprendere questa carriera significa armarsi di un bel sorriso, sfoderare l’inglese e le buone maniere perché si entrerà in contatto con tantissime persone diverse ogni giorno e piano piano si allargherà la propria cerchia di conoscenti.
Io in soli 3 anni ho conosciuto persone con cui sono in contatto tutt’ora e che abitano dall’altra parte del pianeta!
Creare uno stipendio extra di tipo passivo
Essere un lavoratore autonomo significa non avere certezze ed è proprio per questo motivo che bisogna crearsi un’entrata extra. Questo potrebbe salvare il/la nomade da quei mesi no, quei mesi che noi del mestiere definiamo “poco produttivi” perché, diciamo la nuda e cruda verità, possono capitare da un momento all’altro, in particolar modo quando si è agli inizi e bisogna ampliare il giro dei contatti, terminare qualche master o corso ecc, ecc.
Potresti pensare di scrivere uno o due libri, crearti un giro di affiliation ( Amazon, Booking, Airbnb ) caricare le foto nei siti che le vendono a pagamento, far crescere il tuo canale Youtube in modo da avere delle entrate mensili passive, che ti aiutino a sostentarti finché non troverai un altro buon contatto di lavoro, progetto o contratto a tempo determinato con qualche società.
Attenzione…
Lavorare come nomade digitale può essere sia facile che difficile. Bisogna essere creativi, provarci fino in fondo, non lasciarsi scappare nessuna occasione, progettare e disfare tutto di continuo.
Alcuni ci mettono molti anni, altri pochi mesi, altri ancora solo qualche anno. Non voglio darti l’impressione che questo mondo sia semplice e che i risultati si raggiungano senza impegno. Molto spesso, lavorare con il digitale, ti manda fuori di testa e altri giorni ti fa venire l’ansia. Non è tutto rose e fiori. Quando però sono rose, sono rose per davvero. Si prova un senso di libertà che è difficile spiegare. E’ meraviglioso. Una droga.
Spero che la mia guida ti sia piaciuta baby! Se l’articolo ti è piaciuto lascia un like alla mia pagina Facebook e seguimi su Instagram Presto inizieranno nuove entusiasmanti avventure in giro per l’Europa e per il mondo. Non vorrai mica perdertele vero? 🙂
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