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Ah, quanto mi è piaciuta la visita alla fabbrica del té 🙂 E’ super interessante osservare come svolgono il proprio lavoro gli altri popoli non credi? Oggi ti porto in viaggio con me dentro una vera e propria fabbrica cingalese 🙂
Visita alla fabbrica del té
Ho scoperto tante cose bellissime su questa pianta 🙂 Innanzitutto gli arbusti devono essere piantati in un determinato modo per poter crescere in modo naturale e senza alcun tipo di costrizione. Devono essere seminati a circa un metro e mezzo di distanza l’uno dall’altro e vengono scelti terreni in rilievo per facilitare l’irrigazione.
Durante la visita mi hanno spiegato che il processo di raccolta è molto delicato: è assolutamente necessario strappare le foglie CON il bocciolo (si trova nella parte centrale e solitamente il colore è verde chiaro). Dopo questo procedimento la pianta impiega al massimo due settimane per tornare a germogliare ma grazie al clima favorevole che l’isola offre si può raccogliere il té in ogni momento dell’anno.
Lo Sri Lanka, dopo l’India e la Cina, è il terzo paese del mondo che esporta più quantitativo di té.
Procedimenti
Asciugatura
Il procedimento successivo alla raccolta è l’asciugatura della pianta. Le foglie vengono pesate e disposte su delle griglie che rendono possibile un’asciugatura rapida dopo soli 15 minuti d’esposizione ad un circolo d’aria artificiale che permette l’evaporazione dell’acqua presente.
Macinatura e fermentazione
Dopo l’evaporazione vengono macinate e fatte cadere in enormi contenitori.
Successivamente vengono lasciate fermentare in un ambiente umido e così il processo chimico di ossidazione ha inizio ed è la causa del cambiamento di colore.
Essiccazione
Successivamente la foglia del té viene trasportata in una fornace dentro la quale circola aria caldissima. Grazie a questo procedimento, il processo di ossidazione viene arrestato e il té sarà finalmente in grado di conservarsi a lungo. (circa un anno)
Smistamento
E qui arriviamo alla fase finale del processo di lavorazione. Grazie ad un macchinario composto da reti forate e sovrapposte tra loro, i frammenti più sottili cadranno nella zona più bassa quindi tutto quello che rimane è da considerarsi il té più pregiato, ricco di teina e altri elementi salutari.
Concludo con una frase di Okakura Kakuzo presa da “Il libro del té”: La filosofia del té è igiene perché richiede la più rigorosa pulizia; è economia perché dimostra che il benessere risiede nella semplicità piuttosto che nel complicato e pretenzioso; è geometria morale, in quanto definisce il rapporto tra i nostri sentimenti e l’universo”.
La mini guida sulla vista alla fabbrica del té termina qui e come sempre spero di esserti stata utile 🙂 Se l’articolo ti è piaciuto lascia un like alla mia pagina Facebook e seguimi su Instagram Presto inizieranno nuove entusiasmanti avventure in giro per l’Europa e per il mondo. Non vorrai mica perdertele vero? 🙂
Se ti interessa scoprire tutte le tappe che ho fatto in Sri Lanka, leggi gli articoli su Ella, Kandy e Dambulla 🙂