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Quando ho iniziato a girare il mondo non più come una turista ma come una viaggiatrice, mi sono scontrata con delle realtà crude, impensabili, fredde e assurde. Se sapeste quante volte mi si è spezzato il cuore, quante volte si è fermato anche se ero viva e attenta dinnanzi a tutti quei bambini che ho incontrato in condizioni disastrose. Nel mondo e nella storia è stata rubata l’infanzia a milioni di bambini. E così, dopo aver frequentato il liceo che mi ha permesso di studiare da vicino i loro comportamenti e la loro mente, ho fatto qualche ricerca sulle difficili condizioni che alcuni di loro sono stati costretti a subire.
Qualche dato
Viaggiare non è sempre piacevole. Ci si scontra spesso con temi importanti e delicati. Ci si ritrova ad osservare la realtà che alcuni popoli sono costretti a subire giorno dopo giorno. Il maltrattamento dei minori sta raggiungendo apici altissimi e anche l’Italia ne è oppressa in particolar modo la zona sud, la parte del nostro paese che più amo, che fa parte di me. La fase più bella, e sicuramente la più delicata e determinante nella vita di un essere umano, è quella dell’infanzia. E’ un periodo che va assolutamente protetto.
Purtroppo c’è un fortissimo divario tra nord e sud riguardo questo tema. Puglia, Calabria, Sicilia e Campania sono le regioni che possiedono i dati più allarmanti. Quest’anno si sono accodate anche l’Abruzzo e il Lazio mentre in Molise la situazione sta subendo un netto miglioramento.
Le regioni migliori
Fortunatamente regioni come Emilia Romagna, che in questo momento si trova in classifica come la più efficiente, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Toscana riescono a controbattere bene queste difficoltà.
In Italia i minorenni che vivono in povertà assoluta in Italia ammontano a circa un milione. In Europa siamo al sesto posto tra i paesi con le peggiori performance.
Napoli, purtroppo, è molto vulnerabile e a seguito ci sono Palermo e Catania.
Povertà: colei che ruba le infanzie dei bambini
La povertà è la principale responsabile delle infanzie rubate. Non determina in modo diretto forme di maltrattamento infantile ma costituisce un fattore di rischio e predittivo per le violenze minorili e nei casi peggiori, viene utilizzata come giustifica alla trascuratezza del bambino.
C’è una stretta connessione tra la povertà e le angherie e per povertà non si intende solo quella economica, ma anche quella emozionale, relazionale ed educativa. In una situazione familiare con grossi problemi economici è quasi scontato che ci si sfoghi sul “più debole e il più indifeso”.
La tensione viene sfogata sui bambini e di conseguenza ecco che aumentano i casi di infanzie rubate.
L’infanzia è un momento importante in cui i piccoli devono legarsi e stringersi il più possibile ai genitori, vederli come figure protettive e non come delle minacce alla propria esistenza e felicità.
Come dovrebbe essere l’infanzia di un bambino
L’infanzia è il momento del gioco, della spensieratezza. Non dovrebbe essere uno scenario di urla, pianti, violenze, sorrisi di circostanza e forse neanche quelli. Nel piccolo/a si spezza qualcosa. Un qualcosa di invisibile che non si ricucirà più e che nella maggior parte dei casi, porterà ad un’adolescenza problematica e di conseguenza il ragazzo o la ragazza avranno dei reali e tangibili problemi nel gestirsi e inserirsi all’interno di una società esigente.
Difficile trovare una conclusione per questo argomento. Posso solo dirti cosa sogno. Sogno un mondo senza più violenza. Un mondo di giustizia e di speranza. Sogno la fine delle infanzie rubate. Spero di poter viaggiare con frivolezza e senza chiudere gli occhi per il dolore. Senza girare lo sguardo per il disagio.
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