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Per quanto Kuala Lumpur sia moderna, sfavillante e all’avanguardia non potevo perdermi una scappatella nelle province della città. Sei pronto/a a prendere appunti su cosa vedere fuori Kuala Lumpur?
Nelle mie vene scorre da sempre uno spirito avventuriero in perfetto stile Indiana Jones e dopo 3 giorni in città, anche se l’ho adorata alla follia, volevo concedermi qualche esperienza autentica e in to the wild.
E così, in men che non si dica, mi sono ritrovata nel bel mezzo della giungla malese a contatto con gli elefanti di Kuala Gandah, ad esplorare un tempio indù costruito dentro le rocce e in una fabbrica di tessuti, in cui ho potuto ammirare la famosissima tecnica del Batik.
Direi che è giunta l’ora di iniziare a sviscerare l’argomento, non credi? Go baby…
Cosa vedere fuori Kuala Lumpur: 3 escursioni indimenticabili
Fabbrica di tessuti, guida alla tecnica del Batik
Qualche chilometro fuori Kuala Lumpur si trova una fabbrica di tessuti con shop annesso moooolto interessante da visitare, soprattutto se ami osservare come alcuni popoli si guadagnano da vivere.
Ho fatto un’esperienza simile anche in Sri Lanka quando ho visitato la fabbrica del té a Ella, un’esperienza che mi è piaciuta molto.
Credi che di tanto in tanto, fare questi tour, insegni un po’ di gratitudine nei confronti del sistema lavorativo italiano, che per quanto abbia dei difetti non è minimamente paragonabile a quello di altri paesi.
La fabbrica si trova a Kampong Changkat.
Dopo un po’ di chiacchiere e tanti selfie avevo già fatto amicizia con due operaie super simpatiche, e visto che volevo concedermi anche un po’ di sano shopping mi sono fatta consigliare da loro quale vestito acquistare all’interno dello shop.
Alla fine ho optato per questi pantaloni ME-RA-VI-GLIO-SI 🙂
Prima di passare alla seconda cosa da vedere nei dintorni di Kuala Lumpur voglio dirti 2 cosine veloci sulla tecnica del Batik.
Il Batik è un metodo utilizzato per colorare i tessuti, conosciuto e praticato anche in Indonesia. La parola significa “ciò che si disegna” e ha origine antichissime.
Questa tecnica consiste nel coprire delle parti di tessuto che andranno tinte con della cera liquida al fine di impedire l’assorbimento del colore in determinati punti.
La cera viene stesa con un pennello, dopo di che si immerge il tessuto nel colore. Una volta che si è asciugato, si applica dell’altra cera nelle zone che si desiderano colorare e si immerge nuovamente il tessuto in un secondo colore. Si parte con delle cromature più chiare e via via si passa a colorazioni più scure.
Le fantasie utilizzate per realizzare i capi sono davvero splendide e tutte diverse. La fabbrica e il negozio sono collegati da un corridoio.
Batu Cave
A dieci minuti da Kuala Lumpur si trovano le Batu Cave, un’insieme di grotte calcaree che si raggiungono dopo una sfinente scalinata. Questo enorme tempio è di origine indiana e prima di arrivare in cima dovrai scalare ben 272 scalini.
Avevo iniziato a fare crossfit da poco e qualsiasi attività sportiva mi eccitava da morire e così, pervasa dallo spirito di Lara Croft, mi sono lanciata a bomba sui gradini come una scimmia impazzita. Peccato che dopo 10 minuti mi sentivo come un gelato al sole 🙂
Dopo aver dimostrato a me stessa, e per l’ennesima volta, di essere fisicamente un cesso mai visto, sono finalmente arrivata in cima, anche se ansimando, e una volta lì ho iniziato ad esplorare subito la zona.
Si calcola che le cave abbiano 400 milioni di anni. All’interno ti imbatterai in scimmie, ragni e pipistrelli, quindi se uno di questi 3 animaletti ti infastidisce meglio che eviti di addentrarti dentro le rocce.
Dopo un ottimo pranzetto in mezzo alla giungla sono arrivata nel posto che attendevo di vedere da più di un anno…TO BE CONTINUED BABY…
Gli elefanti di Kuala Gandah
Finalmente, sottolineo e ripeto FINALMENTE, ho passato una giornata assieme agli elefanti, uno degli animali che più mi incuriosisce sulla faccia della terra. Dopo due ore di auto, partendo da Kuala Lumpur, sono arrivata a Kuala Gandah, un centro istituito per la salvaguardia degli elefanti situato nello stato di Pahang.
Dato che è stato un momento molto toccante e che avevo tantissimissimo da raccontarti, ho preferito scrivere un articolo a parte. Se vuoi scoprire tutto su questo posto, clicca la parola evidenziata nel paragrafo precedente 🙂
La mini guida su cosa vedere fuori Kuala Lumpur termina qui e come sempre spero di esserti stata utile 🙂 Se l’articolo ti è piaciuto lascia un like alla mia pagina Facebook e seguimi su Instagram Presto inizieranno nuove entusiasmanti avventure in giro per l’Europa e per il mondo. Non vorrai mica perdertele, vero? 🙂