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Avevi mai sentito parlare dello slow travel? Significa “viaggio lento” e ultimamente sembra andare moltissimo di moda. Non so tu, ma io non ho mai sopportato quelle persone che viaggiano correndo per poi vantarsi sui social di aver visto 60/70 paesi in pochi anni.
Ultimamente mi sono sentita dire frasi del tipo: “Vado in Perù una settimana, tanto devo vedere solo il Machu Picchu. Sembra che oggi giorno le persone viaggino solo per farsi 4 selfie ( alcuni fatti davvero male ) da postare su Instagram o Facebook come fossero dei trofei, per poi attribuirsi la nomea dei super viaggiatori. Ma è davvero così secondo te?
Il Perù era un esempio a caso, ma sembra che la maggior parte delle persone vogliano vedere solo le cose di maggior rilevanza agli occhi dell’umanità, un po’ come se il resto del paese non fosse importante e non meritasse di essere esplorato e scoperto.
So bene che non tutti hanno la possibilità di accumulare le ferie per restare a zonzo mesi e mesi o che non tutti siano Travel Blogger o nomadi digitali, ma si può ugualmente decidere di viaggiare in modo lento e senza fretta, in modo da mescolarsi al meglio nei modi di fare di un’altra cultura.
Slow Travel: le regole di base per organizzare un viaggio lento
Fai dei percorsi a piedi
Viaggiare lentamente significa immergersi totalmente all’interno di nuove abitudini, odori, costumi e modi di fare. Una delle prime regole di base per essere dei veri e propri slow traveller è di camminare, camminare e camminare.
Camminare alla scoperta di villaggi sperduti nella giungla, proprio come ho fatto io in Sri Lanka, di etnie, di mercati, in cui le persone sono quello che sono h24, è un buon modo per viaggiare slow ed esplorare nuovi orizzonti, emozioni e sensazioni.
In questo modo potrai imbatterti nei locali, scambiare 4 chiacchiere con loro, mangiarci assieme ( è molto facile che ti invitino a pranzo o a cena a me è successo una sbaraccata di volte ) e carpire tutto il possibile circa il popolo che ti sta ospitando, compresa la zona in cui ti trovi.
Avrai la possibilità di scoprire scorci, strade panoramiche, vie alternative, posti non instagrammati da rendere instagrammabili ecc, ecc.
Programma il tuo viaggio accuratamente
Se vuoi viaggiare in modo lento, dopo aver deciso la tua prossima destinazione, prendi il tuo pc, mettiti a tavolino, apri Google Maps e scegli la zona che vuoi visitare in base al tempo che hai a disposizione.
Sii realista e non metterci 400 mila spostamenti o tour se hai solo 7 o 14 giorni. Non viaggiare solo per le foto, fallo anche per una crescita personale. Mi ringrazierai, credimi.
Metti da parte programmi di viaggio e guide turistiche
Ora penserai che sono pazza. Prima ti dico di programmare e poi ti dico di mettere da parte i programmi che hai scritto nero su bianco. Ora ti spiego cosa intendo dire: viaggiare lentamente significa anche imparare a perdersi.
Se rimani troppo rigida/o sui tuoi programmi, per quanto possano essere perfetti, rischi di non goderti il momento.
A volte lasciare un po’ di spazio all’imprevedibile non fa mai male anzi, ti regalerà momenti indimenticabili.
Quando sono andata in Perù, ho scoperto per puro caso un’escursione bellissima nel deserto vicino a Ica e non essermi imbottigliata di cose fare e vedere, mi ha permesso di organizzare una gita che io e Fabilandia non avevamo messo in conto!
Opta per il giusto mezzo di trasporto
Lo slow travel va inevitabilmente a braccetto con quei mezzi che definiremmo lenti e utilizzati solo dai locals, e qui mi riferisco all’utilizzo dei bus e dei treni.
Tiziano Terzani, il più grande viaggiatore di tutti i tempi, trascorse un anno intero a viaggiare con il treno perché secondo lui era l’unico modo per avere un approccio significativo con gli abitanti del luogo e per osservare il territorio circostante. Non c’è cosa più vera.
Se puoi, cammina il più possibile. Questo ti aiuterà a incontrare persone e luoghi WOW.
Se invece viaggi in auto leva l’opzione autostrade su Google Maps e imposta quella delle strade senza pedaggio, in modo che ti faccia percorrere sentieri poco battuti. Potresti incontrare dei paesini stupendi, proprio come è successo a me in Romania.
Avendo girato la Transilvania su un mezzo a 4 ruote non potevo che restare con il naso incollato al finestrino e osservare come le persone di quei luoghi passassero le proprie giornate.
Non immagini quante cose ho scoperto, ad esempio in alcuni paesi si gira sul classico carretto in legno trainato da un cavallo ( c’erano anche i cartelli stradali che lo segnalavano ), ho osservato le abitazioni tipo e tanto altro.
A proposito…se ti servono consigli su come risparmiare sui mezzi di trasporto, clicca la parola evidenziata 🙂
Entra in contatto con la cultura locale
Ah, qui arriva la mia parte preferita. Se non hai intenzione di viaggiare in modo lento scordarti il contatto vis a vis. Un viaggio che non ti permette di entrare in contatto con la cultura locale è un viaggio fatto a metà. Per me è impensabile tornare a casa senza aver fatto 4 chiacchiere con la gente del luogo.
Quando ero a Trujillo ho parlato con un signore molto gentile e curioso per ben due ore. Voleva sapere tutto di noi e sull’Italia mentre io volevo sapere tutto sul Perù. E’ stato bellissimo confrontarsi e alla fine ci siamo addirittura scambiati l’indirizzo email.
Un’altra cosa molto cortese e intelligente che puoi fare è di imparare 2/3 parole o frasi nella lingua locale: un saluto, un ringraziamento, un augurio. Questo colpisce moltissimo le persone e sono più spronate a fare amicizia e ad instaurare un rapporto con te.
Se hai affittato un appartamento, perché non fare un po’ di conversazione con il padrone di casa? Quando ero a Kandy ( Sri Lanka ) ho parlato a lungo con la coppia che ci aveva ospitato; se avessi avuto troppa fretta mi sarei limitata solo a dire “buongiorno” e “buonasera”.
Spero che l’articolo sullo slow travel ti sia stato d’aiuto. Se ti è piaciuto lascia un like alla mia pagina Facebook e seguimi su Instagram 🙂 Presto inizieranno nuove entusiasmanti avventure in giro per l’Europa e per il mondo. Non vorrai mica perdertele vero? 🙂